Nel giorno dei saluti all’ex centrocampista del Pescara, i parigini ufficializzano un altro addio a mercato chiuso.
Avrebbe dovuto essere una serata agrodolce, ma al triplice fischio di Turpin i tifosi del Paris Saint-Germain hanno lasciato il Parco dei Principi soltanto con l’amaro in bocca, e nient’altro. Nel giorno in cui Marco Verratti, bandiera e idolo, secondo per presenze all-time con la maglia dei parigini, saluta il club dopo undici anni assieme, la squadra di Luis Enrique cade contro il Nizza.
A nulla è dovuto il solito, straordinario Kylian Mbappé, che ha cercato in tutti i modi di tenere a galla i suoi con una doppietta. Il primo gol è arrivato poco dopo il vantaggio degli ospiti con un destro di prima intenzione sul primo pallo, il secondo in semi-rovesciata, invece, è servito soltanto a rendere meno netta la sconfitta.
Dopo due vittorie consecutive che ne avevano accertato la crescita, il PSG si ferma nuovamente e viene scavalcato al secondo posto proprio dai rossoneri. I punti raccolti dopo cinque giornate sono soltanto otto, quasi la metà di quelli disponibili.
Il tecnico spagnolo si è dichiarato soddisfatto della prestazione e fiducioso per il futuro, nonostante la battuta d’arresto. Se, però, in campionato ci sarà tutto il tempo per recuperare, martedì inizia la Champions e non vi sono molti margini di errore in un girone così complesso. Il primo appuntamento è contro il Borussia Dortmund.
Marco Verratti non sarà l’unico giocatore del Paris Saint-Germain a trasferirsi in Qatar, Julian Draxler lo seguirà a breve. Il fantasista tedesco è stato infatti ceduto all’Al-Ahly per circa 20 milioni di euro. A riportarlo è stato Sky Germania, che ha lanciato le prime indiscrezioni ad inizio settimana.
Si conclude per il classe 1993 un’avventura durata sette anni, e tutt’altro che fortunata. Ormai fuori dai piani della società da tempo e con il contratto in scadenza il prossimo giugno, era destinato a non scendere in campo per tutta la stagione.
Arrivato nella capitale francese durante il mercato invernale 2007, Draxler, all’epoca 24enne, sembrava destinato a diventare uno dei pilastri calcio europeo e della nazionale tedesca. Non a caso la valutazione fu di circa 36 milioni di euro.
Il suo rendimento, però, tranne che per un breve periodo sotto la guida di Tuchel, non è mai stato all’altezza delle aspettative. La sua importanza all’interno della rosa è calata progressivamente, fino ad essere spedito in prestito al Benfica nella scorsa stagione. Neanche in Portogallo, però, a lasciato il segno, nonostante la stagione della squadra sia stata complessivamente più che positiva (vittoria del campionato e quarti di finale di Champions).