Raffaele Palladino e la chiamata dalla big | Addio Monza: offerta gigantesca
L’allenatore rivelazione della Serie A si sta facendo notare e potrebbe presto far gola alle big. Tra tutte una in particolare.
Subentrato alla sesta giornata di Serie A a Giovanni Stroppa, Raffaele Palladino ha trasformato il suo Monza, sia dal punto di vista dei risultati che sotto quello del gioco. Il Monza è una squadra spumeggiante che ha quasi sempre il comando del gioco e non disdegna di farlo nemmeno contro le big.
Era dal 2004-2005 che una neopromossa non faceva tanti punti quanti ne ha fatti il Monza nel girone d’andata: 22. Una quota impressionante soprattutto se si pensa che i brianzoli alla sesta giornata, cioè quando è subentrato Palladino, ne avevano appena uno.
Senza essere stato mai sotto i riflettori e aver mai allenato una prima squadra, l’ex calciatore di Genoa e Parma ha cominciato a lavorare, inculcando le due idee ai calciatori e ottenendo fin da subito risultati straordinari.
Prima la vittoria contro la Juventus, poi altri risultati importanti, come il pareggio a Firenze e quello contro l’Inter. Il Monza è una squadra che gioca a memoria, a ritmi altissimi e conosce perfettamente lo spartito da recitare in campo. Ora, ci si aspetta un girone di ritorno da protagonista e chissà se i biancorossi potranno anche ambire a qualcosa in più della salvezza tranquilla.
Palladino sotto la lente d’ingrandimento. Ecco dove potrebbe finire
Chi potrà sicuramente ambire a qualcosa in più nella sua carriera da allenatore, appena nata, è proprio Raffaele Palladino. L’intuizione di Berlusconi e Galliani di affidargli la panchina della prima squadra del Monza è stata visionaria e, ad oggi, non è difficile immaginarsi il tecnico a dirigere una squadra importante.
A seguire con attenzione le sue gesta c’è sicuramente la Juventus. Le strade del club bianconero e di Palladino potrebbero incrociarsi di nuovo. Il tecnico, infatti, è cresciuto nelle giovanili della Juventus, con cui ha disputato due campionati Primavera, e poi ci è tornato dal 2006 al 2008. Un campionato di B ed uno di A, con la maglia bianconera, in cui Palladino colleziona 51 presenze e nove gol.
Palladino, ecco perché sarebbe l’uomo perfetto per il nuovo ciclo
In questo momento di grossa incertezza per il futuro della Juventus, bisognerà capire da dove si ripartirà nella prossima stagione. Serie B? Serie A con penalizzazione e senza coppe europee? Serie A senza grossi obiettivi, almeno per i primi anni? Certo è, che la Juve dovrà ripartire dagli uomini giusti.
E l’uomo giusto per la panchina, così come lo fu Antonio Conte nel 2011, potrebbe essere proprio Raffaele Palladino. Giovane, ex juventino e con le idee chiare e innovative. Non sappiamo da dove e come ripartirà la Juventus, ma per il nuovo ciclo, quello dell’attuale allenatore del Monza, potrebbe essere davvero il nome giusto.