Nella partita d’apertura del 2023 contro il Villarreal, i campioni di Spagna e d’Europa hanno vissuto una prima volta storica.
Non la migliore delle ripartenze. Il Real Madrid cade nella prima sfida del nuovo anno all’Estadio de la Ceramica di Villarreal e viene nuovamente superato in vetta dal Barcellona. I campioni di Spagna non riescono a reggere al ritmo alto e alla pressione asfissiante della squadra di Quique Setien, nonostante l’ingenuità di Juan Foyth avesse regalato a Benzema l’opportunità di pareggiarla dagli undici metri. Ma in una giornata no, neanche i regali possono dare una mano, perché pochi minuti dopo Alaba ricambia il favore ai padroni di casa con un altro rigore. Per il resto, gli uomini di Ancelotti non hanno mai dato la sensazione di rendersi pericolosi dalle parti di Reina.
La stagione fino ad ora è stata quasi senza sbavature, per cui nulla che possa far presupporre altro che una partita in cui, semplicemente, l’avversario ha avuto la meglio. Il Real ha vinto la Supercoppa Europea, si è guadagnato l’accesso agli ottavi di Champions senza troppi problemi e ha anche demolito in casa il Barcellona nel primo Clasico di stagione. Tre punti di distanza sono assolutamente recuperabili, soprattutto per una squadra che lo scorso anno ha trionfato in Europa grazie a rimonte incredibili e insperate.
Il Barcellona, però, nonostante la sconfitta al Bernabeu e l’eliminazione ai gironi di Champions, non è un avversario da sottovalutare. Ha segnato solo un gol in meno al Real e ha la miglior difesa dei migliori cinque campionati europei (6 reti concesse). La metà di queste, portano la firma del Pallone d’Oro 2022, di Valverde e Rodrygo.
Dunque non è sicuramente la prestazione a restare negli annali della storia del Real Madrid, per quale motivo allora la partita contro il Villarreal ha segnato un record? Ha tutto a che vedere con la formazione scelta da Carlo Ancelotti.
Prima di sabato le merengues avevano disputato 4.435 partite ufficiali e sempre, nella formazione iniziale, c’era stato almeno un giocatore spagnolo. Per la prima volta in 121 anni di storia, quindi, il Madrid scende in campo senza giocatori nati in Spagna.
Questa la formazione mandata in campo dal tecnico italiano: Courtois (Belgio); Militao (Brasile), Rudiger (Germania), Alaba (Austria), Mendy (Francia); Modric (Croazia), Tchouameni (Francia), Kroos (Germania); Valverde (Uruguay), Benzema (Francia), Vinicius Jr. (Brasile). Nel corso della partita, però, due giocatori spagnoli sono subentrati: Lucas e Asensio. A modo suo, il Real è capace di realizzare un record anche in un pomeriggio no.