Solo buone notizie per Simone Inzaghi in vista della finale di Champions League del 10 giugno a Istanbul contro il Manchester City.
Anche l’ultimo detrattore di Simone Inzaghi si zittisce. OK, l’Inter di fatto non ha mai lottato per lo scudetto, totalizzando dodici sconfitte in campionato che stridono con la rosa a disposizione dell’Inter, completa praticamente due volte in tutti i reparti.
Ma quel posto per la Champions League che verrà, messo in discussione neanche un mese e mezzo fa, ora è al sicuro.
Tutto merito della ciliegina sulla torta, un pronto riscatto dopo il kappaò di Napoli, ottenuto in un Meazza festanti, nel big match contro quell’Atalanta sconfitta 3-1 grazie alla Lula.
Sì, perché dopo neanche un minuto, è stato proprio una verticalizzazione tanto visionaria quanto preciso di Lautaro Martinez a innescare l’esplosività di un Lukaku in grande spolvero, autore dell’1-0 lampo. Neanche due minuti più tardi si era già sul 2-0, grazie alla perla di Barella, anche un giocatore ritrovato. La Dea accusa il colpo, ma non va al tappeto, si rialza con Pasalic. Ma tranquilli: c’è Lautaro Martinez. Che riceve un cioccolatino di Brozovic, lo scarta e fa 3-1: l’Inter è aritmeticamente in Champions League, a prescindere da come finirà il 10 giugno contro il temibilissimo Manchester City.
Ci sono altre buone notizie, comunque, per Simone Inzaghi. Lo stato di forma della Lula, che potrebbero perfino mettere in discussione la dupla (Lautaro Martinez-Dzeko) che di fatto ha portat in finale di Champions League. Lukaku sta bene, Brozovic benissimo.
Il centrocampista croato è tornato ai suoi livelli, assist a parte con l’Atalanta. Altro cruccio positivissimo per Simone Inzaghi: chi togliere dall’undici titolare anti Pep tra lui, Barella, Calha e Miki. Già, Mkhitaryan.
Contro la Fiorentina, nella finale di Coppa Italia vinta 2-1, non senza soffrire, contro una grande Fiorentina, Henrikh Mkhitaryan era in panchina a onor di firma. La profondità della rosa (spaventosa) dell’Inter, ha permesso al nazionale armeno di rispettare la tabella di marcia, senza dover per forza affrettare i tempi.
Simone Inzaghi, comunque, confida in lui, lo ha sempre fatto per tutto il campionato, dove Miki è stato il giocatore più utilizzato, l’equilibratore, quantità e qualità al servizio della Beneamata. Filtra molto ottimismo per il suo recupero per Istanbul. Averne di questi problemi di abbondanza.