Le brutte, o presunte tali, notizie, di questo periodo arrivano solo dal mercato per un Barcelona che sa soltanto vincere.
Che sia Supercoppa contro gli odiati arcinemici del Real Madrid, Liga o Copa del Rey, fa lo stesso: gli azulgrana continuano a mietere vittime.
Xavi ha trovato la quadra, a suon di vittorie è riuscito a mettere nove punti fra sé e quel Real Madrid che avrà pure una partita in meno rispetto ai catalani, ma nel frattempo è scivolata a meno undici.
Ma anche le rose più belle nascondono delle spine. Il club degli scontenti, quelli che giocano poco e non si sentono parte del progetto, è capitanata da una vecchia conoscenza del calcio italiano: Franck Kessie.
Nonostante le smentite da parte del suo entourage allargato, l’ivoriano sempre avere le valigie pronte, a prescindere da come andrà a finire sia la stagione dell’uscita prematura in Champions (terza nel girone dell’Inter) sia dello spareggio in Europa League con il pericolosissimo (di questi tempi) Manchester City.
E poi c’è la situazione di Samuel Umtiti che il club Culé ha fretta di risolvere. Il centrale è attualmente in Italia, con il Lecce di Baroni, in prestito nel Salento. Ha un contratto, pesante, da togliersi dal groppone al più presto. Secondo Sport, periodico catalano molto vicino alle vicende azulgrana, la forte intenzione è quella di spingere per una risoluzione anticipata del contratto. A quel punto Samuele Umtiti sarebbe liberissimo di scegliere il proprio futuro, senza dover passare altre stagioni in prestito a questa o a quella squadra, in questo o in quel campionato. Senza fissa dimora.
Samuel Umtiti era arrivato al Camp Nou il 30 giugno 2016, acquistato dal Barcelona per una signora cifra dall’Olympique Lyonnais, qualcosa come venticinque milioni di euro, lasciando così la squadra francese dopo 170 presenze complessive con 5 reti segnate. Aveva stregato tutti per la sua tecnica di base mista a una stazza considerevole.
Un buon inizio. Poi…
Il Barcelona ci ha creduto sin da subito in Umtiti, non a caso gli fa sottoscrivere un quinquennale. Le prime due non sono malaccio per il camerunse con passaporto francese, campione del mondo con i Bleus nel 2018. Il problema sono gli infortuni. Tanti. Troppi.
Viene utilizzato sempre meno, fino a collezionare due presente nella passata stagione. La sua ultima al Camp Nou. Difficile pensare che possa rimanere a Lecce, quasi impossibile rivenderlo indossare la camiseta azulgrana. Bisogna trovare solo il modo per fargli rescindere il contratto.