Dopo diverse indiscrezioni che lo volevano altrove, alla vigilia della partita contro il Cadice ha rassicurato che resterà fino al 2024.
Il Real Madrid non si lascia distrarre dall’appuntamento contro il Chelsea e archivia senza difficoltà la pratica Cadice. Il rendimento della squadra non risente dell’ampio turnover e, nella miriade di occasioni costruite, bastano due lampi di Nacho Fernandez e Marco Asensio per sbancare il Nuevo Mirandilla.
Rispetto alla partita di mercoledì, Carlo Ancelotti decide di far rifiatare sei giocatori: Alaba, Carvajal, Modric e Camavinga vanno in panchina, mentre Vinicius e Kroos neanche partono per l’Andalusia. Niente riposo, invece, per Karim Benzema, in campo per tutti i novanta minuti.
Nonostante il doppio vantaggio del Bernabeu, l’allenatore italiano non sottovaluta la trasferta londinese. Anche in crisi nera – sabato ha perso nuovamente, contro il Brighton – il Chelsea resta il Chelsea, una squadra dalla qualità enorme. E in più, come le merengues hanno insegnato nella scorsa edizione, tutto può accadere nella fase ad eliminazione diretta della Champions.
Tornando a LaLiga, i tre punti non disegnano alcuno scenario nuovo, se non tenere a distanza l’Atletico Madrid. Il Barcellona è ormai troppo distante (13 punti) per sperare di rientrare nella corsa al titolo.
Quando nella scorsa stagione Florentino Perez ha riportato Ancelotti a Madrid, la scelta aveva sorpreso molti. Nell’epoca in cui si tende ad affidare i grandi club a giovani allenatori, con nuove idee e proposte avanguardiste, il Real aveva riconsegnato le chiavi di Valdebebas all’uomo della decima. Mai scelta fu più giusta e a otto anni di distanza dalla notte di Lisbona, è arrivata la quattordicesima Coppa dei Campioni/Champions League.
Il contratto di Ancelotti scade a giugno 2024, ma negli ultimi mesi si sono rincorse diverse voci che lo vorrebbero come favorito numero uno per il ruolo di commissario tecnico del Brasile. L’ex allenatore del Milan non ha mai confermato l’interessamento per la nazionale verdeoro e nella giornata di venerdì ha sciolto la riserva sul prossimo futuro: “Sono sicuro che il prossimo anno sarò qui a Madrid, c’è un contratto da rispettare. Penso che il presidente voglia che io prosegua il mio lavoro qui, è sempre stato affettuoso con me e continua a esserlo”.
In questa stagione non solo la permanenza di Ancelotti è stata messa in discussione, perché da qui ai prossimi a giugno 2024 i blancos hanno al momento tredici giocatori in scadenza. Otto rischiano di andare via già al termine di questa, sono: Benzema, Modric, Kroos, Fernandez, Mariano Diaz, Asensio, Ceballos e Luis Lopez (terzo portiere). Se per i primi tre le trattative per i rinnovi sono in corso e sembrano destinati a restare, non è così scontato per gli spagnoli, i quali per motivi diversi potrebbero cambiare casacca in estate.
Riguardo il 2024, l’unico rinnovo che ha la priorità assoluta riguarda Vinicius. Il brasiliano si è definitivamente preso il Real Madrid nelle ultime due stagioni ed è scontato che Florentino Perez farà di tutto per accontentare le sue richieste. Al momento è il sesto giocatore più pagato della rosa con uno stipendio di 10 milioni di euro netti.