C’è un mondo interessante e variopinto oltre Verstappen. Nella monotonia di SuperMax, ecco un ribaltone in Formula 1.
Dieci gare nel Circus, solo successi made in Red Bull, che a tavoletta si sta dirigendo verso quel traguardo raggiunto solo dalla McLaren nell’ormai lontano 1988, quando il dinamico duo Senna-Prost, raggiunge la bellezza di 11 vittorie consecutive tra il Gran Premio del Brasile 1988 e il Gran Premio del Belgio 1988, sette delle quali ottenute dal compianto brasiliano, quattro dal francese.
Solo Red Bull, finora. O meglio solo Max Verstappen perché dopo un inizio stagione strepitoso, il Checo Perez si è involuto a tal punto da passare nell’altro mondo, quelli dove ci sono tutti tranne Max.
Il terzo indizio che ha fatto una prova è arrivato da Silverstone, dove il messicano è stato eliminato per la terza volta di fila addirittura nel Q1.
Oltre Max il Circus è pieno di novità: Aston Martin, Mercedes e Ferrari sono lì, ora si è aggiunta anche una mostruosa McLaren, sia con Norris sia col baby terribile Piastri. Davvero un mucchio selvaggio dove ci si rincorre. In questo mondo sta succedendo di tutto: saltano anche piloti.
L’avventura di De Vries con AlphaTauri è durata meno appena dieci Gran Premi. Nessun pietà per l’olandese, che paga a caro prezzo gli zero punti raccolti e i diversi errori commessi in questo suo esordio da titolare in F1, dopo l’ottima apparizione del 2022 in Williams nella gara di Monza. Quella gara gli era valsa l’accordo con AlphaTauri, ma l’opportunità attesa da tutta una carriera è volata via senza che quasi l’iridato 2021 della Formula E potesse rendersene conto.
Un siluramento che non è stato affatto gradito da molti esponenti del Circus: non sono piaciuti né il modo in cui De Vrijes è stato cacciato (“Era troppo lento”, questa la sentenza di Helmut Marko), né i tempi, neanche aspettare il termine della stagione per trarre un bilancio definitivo.
Certo, De Vries ci ha messo del suo visto che il miglior risultato colto al volante della AT04 è stato il 12esimo posto, firmato a Monte-Carlo. L’olandese verrà sostituito da un idolo del Circus, Daniel Ricciardo. Che sognava di tornare in Red Bull (magari al posto del Checo Perez, che nonostante l’involuzione almeno in gara salva il salvabile), ma che gareggerà con la scuderia di Faenza (sotto l’egida della Red Bull) almeno fino al termine della stagione.
Ricciardo, dunque, farà il suo esordio al volante della AT04 al Gran Premio d’Ungheria, previsto nel week end del 23 luglio, sul tracciato di Budapest. Una sorta di “prestito” da parte di Red Bull fino alla fine del 2023.