La posizione dell’allenatore dei parigini è sempre più complessa e non è da escludere un esonero, se le cose dovessero precipitare.
Esiste un luogo del pianeta in cui in questo momento una partita vinta 4-3, dopo aver segnato il gol vittoria a tempo scaduto al termine di una rimonta pazza, non è sufficiente per essere contenti. Quel posto è Camp des Loges, è collocato a circa una trentina di chilometri dal centro di Parigi ed è dove il Paris Saint-Germain trascorre la propria quotidianità.
Lo scoglio rappresentato dal Lille è stato superato grazie ai due giocatori più forti del mondo, quei Kylian Mbappé e Lionel Messi che solo due mesi fa sono stati protagonisti assoluti della finale più memorabile della storia del calcio. Del resto è questo il compito dei grandi giocatori: rimettere a posto le cose, quando nessun altro sarebbe in grado di farlo. È il motivo per cui sono i più apprezzati, i più remunerati, i più coccolati. Ma non è abbastanza per riportare serenità tra le fila del club francese.
Innanzitutto perché è arrivata la notizia che Neymar dovrà stare fuori almeno quattro settimane, dopo che la sua caviglia si è girata in modo scomposto durante la partita. È, paradossalmente, una notizia tutto sommato positiva, perché la dinamica aveva fatto presagire molto peggio. E poi non può essere dimenticata la sceneggiata del direttore sportivo Luis Campos che sul risultato di 2-3 ha abbandonato la tribuna per scendere in panchina e dare indicazioni ai giocatori.
L’esultanza di Galtier alla punizione di Messi non è dunque, soltanto, la celebrazione di una vittoria allo scadere, rappresenta un urlo liberatorio atto a scongiurare il peggio per la sua avventura sulla panchina capitolina. La Ligue 1 è più aperta che mai, con il Marsiglia di Tudor a cinque punti di distanza e con uno scontro diretto in programma al Velodrome domenica prossima – lo stesso Marsiglia che ha eliminato il PSG dalla coppa nazionale – e soprattutto la situazione in Champions League è più complessa che mai, dopo la sconfitta subita in casa da un Bayern più che rimaneggiato.
Ecco perché la posizione dell’ex allenatore del Nizza è più in bilico che mai. È la “drammatica” sensazione di chi si siede su panchine di questo tipo: essere costantemente in discussione. Dalla Francia ormai appare chiaro che, se la situazione dovesse precipitare, ergo se il Paris dovesse essere eliminato agli ottavi, potrebbe essere preso in considerazione un cambio in panchina.
Ad essere sul banco degli imputati non sarebbe soltanto l’allenatore, che non sta rispettando le aspettative non solo da un punto di vista dei risultati ma anche della qualità del gioco, perché la proprietà non è soddisfatta del lavoro di Campos.
Motivo per cui negli ultimi giorni, secondo l’Equipe, ci sarebbe stato un incontro tra lo stato maggiore del Paris-Saint Germain e l’agente di Thomas Tuchel, Pini Zahavi. Il tedesco ha già allenato i francesi guidandoli ad una storica finale di Champions League nel 2020 e sarebbe la priorità di Al-Khelaifi in caso di esonero di Galtier.