Risoluzione del contratto: shock in casa Juventus | Si chiude il rapporto
Ancora due partite, una è con il Milan. Quindi il derby bianconero con l’Udinese, poi finirà la lenta agonia della Juventus, almeno sul campo.
La prima delusione è arrivata dal campo, una clamorosa svista del VAR che fece sparire il gol di Milik, annullato per un fuorigioco inesistente, visto che Candreva nel frattempo non era sparito. L’inizio di una lunga agonia.
Ne succedono di tutti i colori a Max Allegri. A fine ottobre è senza 11 giocatori: Paul Pogba (lesione di primo grado coscia destra) s’infortuna senza praticamente giocare, salta il Mondiale con la Francia e non solo.
Nella gara con il Lecce si fermano McKennie e Iling Junior, che si aggiungono ad altri bianconeri out: Vlahovic (pubalgia) e Paredes, Bremer, Di Maria, De Sciglio, Aké, Kaio Jorge, Szczesny, Bonucci e Locatelli, Rabio e Alex Sandro.
Allegri si affida alla Next Gen bianconera (alla fine risulterà l’unica nota lieta), da Fagioli a Miretti, passando per Soulé e Barbieri. Le cose vanno un po’ meglio. Il 28 novembre il terremoto che distrugge tutto.
Succede di tutto
Andrea Agnelli si dimette. Con lui lasciano Pavel Nedved e Maurizio Arrivabene, in pratica tutto il Consiglio di Amministrazione. Maurizio Scanavino eredita i pieni poteri, fino alla nomina di Francesco Calvo.
In tutta questa storia si mette in moto la Giustizia sportiva con più filoni di inchieste, due su tutti: il caso plusvalenze e quello relativo agli stipendi. La Juve, nel frattempo, risale in classifica nonostante i quindici punti di penalizzazione, il Collegio di Garanzia del CONI apre una speranza, rimandando tutto alla Corte Federale. Ma il nuovo -10 arriva qualche minuto prima di Empoli-Juve: finirà 4-1.
Cambiano le prospettive?
In tutta questa storia definitiva folkloristica da Max Allegri, l’allenatore toscano non è mai stato messo in discussione dalla proprietà. Mai. Nemmeno quando è uscito, a più riprese, durante il campionato, quel virale #allegriout. Neanche dopo un sondaggio dove 4 tifosi bianconeri su 6 volevano un altro tecnico (Zidane) per il futuro della Juventus.
Ora, secondo Tuttosport, quel contratto fino al 2025, con cifre da allenatore top europeo, sembra essere messo in discussione. Sicuramente John Elkann avrebbe cambiato le prospettive. Non sarebbe nemmeno esclusa la possibilità che venga cercata un’intesa per la risoluzione del contratto. Consensuale, nel caso. Chissà. La sensazione è che prima venga definita una volta per tutte sia la questione legata all’inchiesta delle plusvalenze (di nuovo al Collegio di Garanzia del CONI), sia a quella legata al filone degli stipendi (8 bianconeri deferiti), sia volendo quello della Superlega.