Roberto Di Matteo, dopo oltre sei anni dalla sua ultima esperienza in panchina, si rimette in gioco e lo fa scegliendo una destinazione particolare.
La carriera da allenatore di Roberto Di Matteo ha avuto un andamento a dir poco contraddittorio. Due esperienze da vice, una Champions League vinta, ultimo italiano a riuscirci a parte Carletto Ancelotti, e due esoneri dopo pochi mesi dall’inizio delle rispettive esperienze.
Dopo gli esordi da vice con MK Dons e West Bromwich, infatti, arriva la chiamata di Andrè Villas Boas come secondo al Chelsea, sua ex squadra da calciatore. Questo avviene nel luglio 2011, ma le cose per il tecnico portoghese non vanno come dovrebbero e per Di Matteo, a marzo, si aprono le porte da primo allenatore dei ‘blues’.
La cavalcata che porta alla finale di Monaco di Baviera e la vittoria contro il Bayern in finale ai rigori, però, resteranno l’unica vera, grande gioia di una carriera da allenatore che, da lì in poi, conosce soltanto delusioni e fallimenti, nonostante un inizio con il botto. Nella stagione successiva, ovviamente confermato sulla panchina del Chelsea, la sua esperienza dura soltanto 21 partite, prima di essere esonerato il 21 novembre 2012. Poi la stagione intera allo Schalke 04 nel 2014/2015, in cui si dimette a fine anno per divergenze tecniche con la società, e l’esonero all’Aston Villa, nella stagione successiva, dopo appena 12 partite.
Ora, Di Matteo, dopo tanti anni di inattività, è pronto a rimettersi in gioco e ha deciso di accettare un’offerta particolare e sorprendente.
Fermo dal 2016 e a più di dieci anni dal trionfo in Champions con il Chelsea, Roberto Di Matteo ha deciso di accettare l’offerta come nuovo consulente tecnico del Jeonbuk Hyundai Motors, una delle big della K-League, la Serie A locale.
Un’avventura esotica che, però, Roberto Di Matteo ha deciso di intraprendere per cercare di rilanciare una carriera rimasta al palo da tanto, troppo tempo.
In questi anni dell’ex giocatore di Lazio e Chelsea si erano anche perse un po’ le tracce. Poche apparizioni in pubblico e poche notizie su di lui che ora è pronto a ricominciare e lo fa ripartendo dall’Estremo Oriente.
Di Matteo, d’altronde, è uno abituato a viaggiare e a nuove sfide. Fin dall’inizio. Nato in Svizzera da genitori abruzzesi, Roberto, infatti, si trasferisce presto in Italia e si impone alla Lazio, nei primi anni ’90, come uno dei migliori centrocampisti in circolazione.