Nell’ultima grande apparizione a livello globale, ha fatto piangere nel giorno del suo addio al tennis giocato. Non solo Nadal, ma tutto il mondo. Stavolta Re Roger fa sorridere.
Uno dei migliori tennisti della storia, a quanto pare, non riesce a godersi il post carriera, ed è stato immortalato a Dubai, mentre giocava a padel, insieme al suo ex coach Severin Luthi. E’ la prima volta che il leggendario fenomeno di Basilea riprende in mano una racchetta (anche se diversa) dal suo ritiro, avvenuto in Laver Cup lo scorso settembre.
Il padel è un ibrido tra squash e tennis, ma capace di diventare un sport alla moda, soprattutto in Italia, basti pensare a tanti campi di calcetto o di calciotto trasformati in campi di padel, uno sport praticamente per tutte le età. Anche quella di Roger Federer.
Su un campo le cui misure sono circa un terzo di quelle tipiche tennistiche, racchiuso da pareti di vetro e poltiglia metallica, dove si gioca prevalentemente in doppio, Roger Federer ha dato spettacolo, condividendo la sua esperienza con i suoi milioni di followers su instagram, con tanto di post virale con su scritto: “Sono tornato”.
Visitando il Dubai Creek Golf & Yacht Club, il 41enne di Basile ha fatto oscillare la sua racchetta da padel, schierando il suo iconico dritto un paio di volte mentre rispondeva ai colpi.
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Venti titoli del Grand Slam in carriera, venti anni in cui ha deliziato le platee di tutto il mondo, conquistando tutti. Un idolo perfino per Rafa Nadal e Nole Djokovic, i suoi grandi antagonisti, ma amiconi fuori dal rettangolo di gioco, soprattutto lo spagnolo.
Roger Federer non ha ancora deciso cosa farà da grande. Il rimpianto maggiore sono quei tanti, troppi infortuni che ha caratterizzato la sua epica carriera. L’icona del tennis mondiale ha dichiarato più volte che l’idea di diventare un commentatore televisivo, lo affascina e non gli dispiacerebbe cimentarsi.
Certo, vedendolo giocare a padel, l’idea che Roger Federer potrebbe cimentarsi con questo sport non sarebbe così peregrina. I colpi ci sono tutti, sarebbe una grande sfida per il fuoriclasse di Basilea, una seconda carriera, che infortuni permettendo, eleverebbe ulteriormente la già enorme visibilità di cui gode il padel. Per il momento rimangono quelle parole di apertura al mondo dei commentatori, un po’ come tutti i grandi (da Wilander a McEnroe per fare qualche esempio), ma nessuno si scandalizzerebbe in caso di sì al padel.