Nonostante l’esonero dal Bayern Monaco, il giovane tedesco è tra gli allenatori più apprezzati d’Europa e diversi grandi club sono sulle sue tracce.
Questa stagione è stata particolarmente movimentata per quanto riguarda il valzer delle panchine. La Premier League, che storicamente è sempre stata considerata un punto di riferimento in fatto di stabilità, al punto da coniare la figura mitologica del cosiddetto “manager all’inglese”, è tra i maggiori campionati quello in cui si sono stati più esoneri.
Sono ben tredici gli allenatori che hanno dovuto lasciare la squadra nel corso del campionato, contro i nove di Ligue 1 e Bundesliga, otto della Liga e sette della Serie A. Se guardiamo alle panchine di Tottenham e Chelsea, la famosa stretta di mano tra Antonio Conte e Thomas Tuchel sembra lontanissima nel tempo. Era agosto. Adesso, alla guida degli Spurs si trova il vice dell’allenatore leccese, Cristian Stellini, mentre i blues sono addirittura al terzo allenatore in otto mesi.
A Tuchel è subentrato Graham Potter, letteralmente acquistato dal Brighton per oltre venti milioni di euro ed esonerato pochi giorni fa per affidare la squadra a Frank Lampard. Nessuno dei due è destinato a restare, dopo la fine del campionato. Il loro compito è di ormeggiare la barca al porto senza ulteriori danni.
Ci sono, però, esempi di cambi ponderati e scelte azzeccate. Il riferimento a tre allenatori, su tutti, appare abbastanza scontato: De Zerbi (Brighton), Palladino (Monza) e Motta (Bologna).
Di tutti gli esoneri a cui abbiamo assistito nella stagione 2022-23, il più sorprendente – anche per tempistiche e modalità – resta quello di Julian Nagelsmann. Partito per due giorni di vacanza per sciare durante l’ultima sosta per le nazionali, il 35enne tedesco si è ritrovato improvvisamente senza lavoro. Il Bayern Monaco, avendo timore che qualcuno potesse mettere sotto contratto Tuchel per i prossimi anni, ha deciso di muoversi anzitempo.
Così come per Potter, anche Nagelsmann era stato “liberato” dal suo vecchio club per una cifra importante, circa 20 milioni di euro. Non è bastato vincere una Bundesliga al primo colpo, due supercoppe tedesche e tutte le otto partite disputate in Champions League quest’anno (eliminando Barcellona e Paris Saint-Germain), la mancanza di rapporto con molti membri della rosa gli è stato fatale.
Le sue quotazioni non sono affatto calate, nonostante l’esonero. Assieme ad un altro paio di allenatori (Luis Enrique, Pochettino) sarà il protagonista assoluto dei prossimi movimenti sulle panchine dei club più ambiti. Non è un segreto che il Chelsea abbia già avviato i primi contatti con l’entourage per sondare il terreno.
Dalla Spagna, però, arriva la notizia che anche il Real Madrid potrebbe recapitargli un’offerta importante. Secondo il portale Don Balon, il futuro di Carlo Ancelotti sarebbe lontano dal Bernabeu, con un contratto in scadenza nel 2024 e le lusinghe della nazionale brasiliana. L’addio dell’allenatore quattro volte campione d’Europa, potrebbe favorire l’arrivo di Nagelsmann. A contendersi con lui la panchina ci sarebbe l’ex leggenda del club, Raul Gonzalez Blanco, che dal 2019 allena il Castiglia.