Ha colto al volo la possibilità che gli ha regalato Roberto Mancini: due partite con la Nazionale, altrettanti gol. Quanto basta per far sognare gli Azzurri e far scattare l’asta su Mateo Retegui.
Sarà perché al Boca scorre sangue italiano sin dalla sua nascita, genovesi che decisero di affidare al caso i colori sociali del club di Buenos Aires, la prima nave che videro attraccare batteva bandiera svedese, et voilà spiegato sia i suoi padri fondatori sia i suoi colori.
Sarà perché all’Italia di Mancini è sempre mancato un vero nove: Immobile, Belotti, Scamacca, chiunque si è avvicendato in quel ruolo non ha mai reso quanto col club di appartenenza. Sarà. Ma Mateo Retegui è diventato all’improvviso uno dei punti di forza della Nazionale, e uno dei centravanti più inseguiti al mercato.
Miglior impatto il centravanti di San Fernando non poteva avere, la chance di Roberto Mancini è stata subito colta al volo: gol (inutile) al debutto di Napoli contro l’Inghilterra, gol a Malta alla seconda. Così Mateo Retegui è diventato l’oggetto di mercato più prezioso, per giugno.
Ricorda un po’ Lautaro Martinez, una prima punta che fa della fisicità un’arma letale, ma è rapido e sgusciante, possiede un ottimo colpo di testa, ma soprattutto ha il Killer Instinct proprio di chi vede la porta, e segna alla prima occasione.
Insomma, Mario Retegui l’identikit di mercato di molte big di Serie A, complice anche la sua super stagione con il Tigre, dove è arrivato a gennaio in prestito dal Boca e con il quale ha superato già venti gol in campionato.
Il primo club a interessarsi a Mateo Retegui prima ancora dell’inevitabile esplosione mediatica dovuta anche alla sua doppia cittadinanza, ponendosi in una posizione avvantaggiata, sarebbe l’Inter, come ha rivelato la Gazzetta dello Sport.
Nel momento in cui dovesse saltare Lukaku, che a giugno tornerà al Chelsea, proprietario del suo cartellino, poi chissà, Mateo Retegui potrebbe essere la prima scelta. Ma attenzione, perché sull’italo-argentino ci sono anche il Napoli e la Roma. Le sirene tedesche sarebbero date dall’Eintracht Francoforte, ma le italiane sarebbero in vantaggio.
Per il momento la pole è dell’Inter, non solo per una questione di tempistiche, ma anche per i contatti stretti Carlos Retegui, ex giocatore e attualmente allenatore di hockey su prato, campione Olimpico a Rio 2016, un po’ padre di Mateo un po’ suo procuratore, ma anche perché all’Inter c’è Xavier Zanetti, letteralmente un idolo per tutti gli argentini. Potrebbero bastare 18 milioni per fargli lasciare l’Argentina, non sono poi così tanti. Almeno per ora.