C’è la forte sensazione che la vicenda che stia attanagliando la Juve sia solo un punto di partenza, che investirà altre squadre.
La sensazione arriva in primis dagli altri filoni delle varie inchieste sul calcio. In attesa del ricorso e di conseguenza di quanto di dirà il Collegio di Garanzia del CONI (che può operare soltanto sulla legittimità della sentenza afflittiva stabilita dalla Corte di Appello della FIGC), che può togliere i 15 punti di penalizzazione alla Signora o lasciare tutto invariato, senza fare particolari sconti o aumentare la penalizzazione, stessa si attendono altri sviluppo.
Per il momento è solo, appunto, una sensazione, perché di ufficiale non c’è nulla. Ma che che la Juventus quelle plus valenze giudicate illegali non le potesse fare da sola, è tutto ancora da verificare da altre indagini in arrivo.
Sempre restando in tema di sensazioni, rischia di scoppiare una guerra fra i presidenti di Serie A. Il primo ad accendere la miccia, con quelle frasi al vetriolo che non sono passate affatto inosservate, è stato il numero uno della Fiorentina.
“Quello che ho detto qualche anno fa sul calcio italiano, poi è accaduto: è un calcio malato e ci sono squadre che vanno in campo e non sono in regola con i finanziamenti e si è visto cosa è successo con la Juventus. Sono due anni che non parlo, mi devo sfogare un pochino”. Un pochino mica tanto.
Lo sfogo di Commisso è tanto pesante quanto ipoteticamente allarmente. Anche lui ha più che una sensazione di un calcio malato. Il presidente della Fiorentina ne ha per tutti: “non è giusto che i giornali di un altro presidente critichino un’altra squadra. Vediamo se si sveglia qualcuno”.
Il numero uno viola non nomina Urbano Cairo, ma è fin troppo evidente il suo j’accuse, proprio nella settimana poi che ha visto la Fiorentina prevalere 2-1 proprio sul Torino e volare in semi di Coppa Italia, dove affronterà una Cremonese capace di far fuori anche la Roma, dopo il Napoli.
“Quando vedo che il Corriere Fiorentino, il Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport che sono controllati da uno che è il padrone del Torino, fanno questi stupidi articoli si devono vergognare”.
Urbano Cairo legge le dichiarazioni di Commisso e risponde per le rime al suo collega gigliato. “Quello che dice Commisso è altamente diffamatorio dei miei giornali e della mia persona, oltre a non essere vero, quindi stiamo valutando con il mio avvocato se ci sono gli estremi per la querela”. La sensazione è che potrebbe essere stato aperto davvero un vaso di pandora.