Un numero uno al top, per un ex è flop. Due campioni di tennis agli antipodi di questi periodi, a ridosso proprio di due tornei ATP 500 molto importanti per la classifica, con vista terra battuta.
Il top è Novak Djokovic, e non potrebbe essere altrimenti. Il serbo per il momento condivide il primato di tornei del Grand Slam, ventidue, con Rafa Nadal, il quale però è vittima dell’ennesimo infortunio, e non si sa ancora quando tornerà in campo.
Nole, invece, è leader in solitaria per quanto riguarda un altro record, quello delle settimane al primo posto, di fila. Un primato che fino alla settimana scorsa condivideva con la tedesca Steffi Graf. Superata anche lei.
Djokovic, infatti, ha iniziato la sua 378esima settimana complessiva in vetta al Ranking Atp con 6.980 punti, duecento in più dell’acciaccato Carlos Alcaraz.
Da quando è diventato numero 1 per la prima volta, addirittura il 4 luglio di 12 anni fa, Djokovic ha mantenuto il primato per 378 settimane su 587 complessive.
Una percentuale assurda, senza senso: il 64,4%. Un numero che in teoria dovrebbe essere aumentato, dal momento che non tiene conto del periodo di tempo in cui il tennis si è fermato, nell’anno dello scoppio della pandemia da Coronavirus, con conseguente lockdown. Con questi numeri Novak Djokovic si presenta a Dubai. Chiaramente da testa di serie numero uno. Chiaramente da favorito.
Se Nole è al top, Carlos Alcaraz è il flop. La sconfitta in finale a Rio contro Norrie ha fatto scalpore, ma anche evidenziato i problemi fisici dello spagnolo, dai quali non riesce proprio a riprendersi. “Ho cercato di essere più aggressivo e finire i punti più velocemente, ma contro uno come Norrie è dura”.
Il murciano ha spiegato così una sconfitta che va al di là della classifica Ranking ATP. Se Alcaraz avesse vinto, come i pronostici evidenziavano, avrebbe proprio raggiunto proprio Nole. Ma così non è stato. “Quando sei infortunato – dice Alcaraz – questo influisce sul tuo gioco, perché quando non stai bene devi fare qualcosa di diverso e rischiare più del necessario”.
Le frasi di Alcaraz danno scattare un altro campanello d’allarme sulla sua partecipazione al prossimo ATP 500 al torneo di Acapulco. Lo spagnolo è tutt’ora iscritto, ma se il dolore alla gamba destra persisterà, non parteciperà, mancando quei 200 punti che gli servono per tornare ad essere numero uno al mondo. Anche se in questo momento Alcaraz tutto sta pensando, fuorché a come rimediare quei duecento punti.