Simeone in Serie A: tutto vero | Annuncio clamoroso del Cholo
Dodici anni di Cholismo nella Madrid “Colchonera” potrebbero terminare a giugno. Tante le ipotesi sulla prossima avventura di Simeone. La nostalgia del nostro campionato potrebbe essere più che mai canaglia.
Era il 2011 quando Diego Pablo Simeone accettò la corte dell’Atletico Madrid, un club per cui aveva già indossato quella maglia, da giocatore, in due epoche differenti: dal 1994 al 1997 e dal 2003 al 2005.
Il Cholo era appena stato richiamato in patria dopo l’esperienza al Catania, da un’altra sua vecchia fiamma: il Racing Club de Avellaneda. Scelta azzeccatissima: con Simeone in panchina, l’Academia (così come la conoscono da quelle parti) chiuse addirittura il Torneo de Apertura al secondo posto, soltanto il Boca Juniors seppe fare meglio. Ma i dissapori tra Simeone e la società furono alla base di un rapidissimo divorzio.
L’Atletico Madrid colse al volo l’occasione. Scelse il Cholo per il dopo Manzano, esonerato a causa di un clamoroso decimo posto in classifica.
Simeone non tarda a rimettere tutto al proprio posto: i Materassai di Madrid iniziano una rimonta che li avrebbe portati a chiudere al quinto posto nel campionato spagnolo, volando letteralmente in Europa League: Lazio, Beşiktaş, Hannover, Valencia e Athletic Bilbao, ad una ad una cadono tutte la avversarie dell’Atletico, i Colchoneros di Simeone alzano l’Europa League. Il Cholismo inizia da qui.
E’ mancata solo la ciliegina sulla torta
Dodici anni: due “scudetti” (2013-2014 e 2020-21), una Copa del Rey e una Supercoppa di Spagna. Oltre l’Europa League (due in totale), in ambito continentale, anche un bis servito in una Supercoppa.
In pratica a Diego Pablo Simeone alla guida dell’Atletico Madrid è mancata soltanto una Champions League, soltanto accarezzata in due occasioni. Una Coppa con le Orecchie che avrebbe strameritato: l’aveva praticamente in mano contro Ancelotti, prima che Sergio Ramos segnò quell’epico gol di testa al 94’, portando la finale di Lisboa, tutta madrilena, ai supplementari, vinti dai Blancos 4-1; l’iconica Decima del Real. Niente rivincita due stagioni dopo: l’Atletico incrocia nuovamente i destini del Real Madrid a Milano, stavolta non perde nemmeno all’overtime, ma si deve inchinare a Cristiano Ronaldo e soci ai tiri di rigore.
Un sogno nel cassetto
Simeone all’Atletico ha segnato un’era. Ma tutte le storie, anche quelle più belle, sono destinate a terminare. Sin dalla cocente eliminazione in Champions League (quarto posto in un girone abbordabile come quello con Club Brugge, Bayer Leverkusen e Porto) si parla di un divorzio di Simenone al termine della stagione.
“Mi piacerebbe allenare l’Inter”. Booom, apriti cielo. Le parole di Diego Simeone proprio nell’annata in cui la panchina di Simone Inzaghi sembra traballare nonostante una Supercoppa in bacheca, una finale di Coppa Italia (contro la Fiorentina) e una semi di Champions (ossia il derby milanese), le parole del Cholo stuzzicano la tifoseria dei tifosi interisti. “Non so quanto ancora potrò allenare, ho 53 anni: altri cinque?”. E chissà che in questo lustro, non apra un’altra era.