Un brutto infortunio lo ha tolto di mezzo sul più bello, ma la stagione di Vicario non è certo passata inosservata.
Quella di Verona contro l’Hellas (un clamoroso 1-1 ottenuto con un autogol Magnani al 96′) è stata la sua 29esima partita di un campionato, al netto dell’infortunio, stra-positivo per Guglielmo Vicario. Un altro.
Sì, perché già lo scorso anno Guglielmo Vicario si era messo in evidenza, come para-rigori ma non solo. Ottime prestazione che sono state migliorate quest’anno, che hanno aiutato la squadra di Zanetti a salvarsi anticipatamente.
Cresciuto tra Donatello, Bearzi, Cormor Calcio e Ancona Udine, Vicario si è reso protagonista di una repentina scalata. Partita dalla sua città natale, Udine. Peccato che una volta arrivato in Primavera, si è trovato Alex Meret e da Simone Scuffet. Impossibile continuare lì, così per Vicario comincia un lungo peregrinare. Prestito al Fontanafredda (in Serie D), prestito al Venezia (sempre in Serie D) dove conquista il suo primo titolo: la Coppa Italia di Lega Pro. E’ l’inizio della scalata, continuata con il successo in campionato e la promozione in Serie B.
Vicario tutto è fuorché un portiere fortunato: al Venezia si ritrova Emil Audero, e torna a fare il vice. Il Venezia, comunque, vede in lui un potenziale da sfruttare, così nel 2019 lo riscattano a titolo definitivo, ma lo cedono in prestito al Perugia. Per il debutto in Serie A bisogna aspettare l’esperienza di Cagliari, come vice Cragno: bella prestazione la sua, ma l’Inter vince comunque 1-0.
Vicario è all’Empoli dal 2021, all’inizio in prestito con diritto di riscatto per 10 milioni di euro, poi a titolo definitivo. Adesso ne vale più di quindici.
La crescita di Guglielmo Vicario con i vari club è parallela a quella in Nazionale. Da più di tre anni è nel giro degli Azzurri, prima con l’Italia B, ossia la rappresentativa Under-23 della cadetteria, per nell’Under 20. Lo scorso settembre è stato convocato da Roberto Mancini nella doppia sfida contro Inghilterra e Ungheria.
Il suo nome è finito da tempo nel futsalmercato, soprattutto dopo la nuova offensiva del Chelsea, in pressing sull’Inter per Onana. L’Inter sta tenendo botta, ma nel frattempo si guarda avanti.
“Sono pronto per una big”. Giovane, 26 anni, ma ambizioso Guglielmo Vicario. “Voglio fare il titolare”, spiega in uno stralcio di un’intervista su SportWeek. Il sogno è quello di raggiungere i suoi mostri sacri: “Il più forte in assoluto rimane Courtois, per la costanza e la genialità nel parare. Poi, secondi alla pari, Donnarumma e Maignan”.