Non è un buon momento per il tennis in generale. La displina sportiva olimpica era già finita nell’occhio del ciclone per lo scandalo scommesse. Ma non c’è pace.
A febbraio è dovuta intervenire, con una mano pesante, proprio l’International Tennis Integrity Agency, ossia l’organizzazione responsabile della salvaguardia dell’integrità del tennis professionistico in tutto il mondo, una sorta di versione aggiornata di Tennis Integrity Unit.
Radiato il tennista marocchino Younes Rachidi, ritenuto colpevole di un suo coinvolgimento in 135 reati di partite truccate, un record senza precedenti nella storia del tennis, con tanto di multa salatissima di 34.000 mila dollari, per i suoi reati definitiva dall’ITIA “enormi”. Non solo.
Nello scandalo tennistico probabile il coinvolgimento di due tennisti algerini, Mohamed Hassan e Houria Boukholda: uno radiato con altra multa salata, l’altro stoppato per due anni.
Ora un nuovo scandalo sconvolge il mondo del tennis, non più gare truccate ma doping. Il problema ulteriore è che riguarda un atleta del nostro paese.
L’International Tennis Integrity Agency, infatti, ha confermato la squalifica a tempo di Stefano Battaglino, giovane tennista italiano di 24 anni, provvisoriamente sospeso (“ai sensi dell’articolo 7.12.1 del Tennis Anti-Doping Program, specifica l’ITIA) per presunte violazioni delle regole antidoping.
“I campioni delle urine sono stati suddiviso in campioni A e B e la successiva analisi del campione A ha trovato che conteneva metaboliti di Clostebol – spiega l’ITIA – che è una sostanza proibita nella categoria degli agenti anabolizzanti nell’elenco proibito dell’Agenzia mondiale antidoping. Il giocatore ha esercitato il proprio diritto all’analisi del campione B, che ha confermato tale conclusione”. I risultati analitici avversi per sostanze non specificate comportano una sospensione provvisoria obbligatoria e come tale dal 1° febbraio 2023, Stefano Battaglino non è idoneo a competere o partecipare a eventi di tennis sanzionati organizzati dagli organi di governo dello sport, in attesa della risoluzione del caso.
“L’ITIA è la terza parte delegata – si legge nel comunicato ufficiale – ai sensi del codice mondiale antidoping della Federazione internazionale di tennis, l’organo di governo internazionale per lo sport del tennis e firmatario del Codice. L’ITIA è responsabile della gestione e dell’amministrazione dell’antidoping nel tennis professionistico in conformità con il TADP”.
Stefano Battaglino, attualmente 670esimo nella classifica ATP, lo scorso ottobre si era aggiudicato la decima edizione dell’Open del Tartufo, nella sua città, Alba, battendo in finale l’amico Alessandro Ceppellini.