Era nato come gioco amatoriale. Ho soppiantato il calcetto e i suoi campi, cresciuto, esploso grazie ai tanti investimenti. Ma quando ci sono di mezzo i soldi, gioie e dolori hanno lo stesso sapore.
Il padel tanto osannato da tutti sta vivendo una (forte) diatriba interna. Da una parte il World Padel Tour, l’organizzazione mondiale più prestigiosa (e forte) a livello di campionati al mondo, paragonabile a una lega professionistica. Ma da qualche tempo qualcosa è cambiato.
E’ arrivata la Premier Padel, finanziata dai qatarioti e spinta, per ovvi motivi, dalla Federazione internazionale, a tal punto da diventare la competizione a cui dare più rilevanza, addirittura più del World Padel Tour, nonostante quest’ultimo sia più forte quantitativamente parlando.
Il presidente della Federazione internazionale di Padel è, fra l’altro, un italiano, Luigi Carraro, che appoggia la Premier Padel, a tal punto che nel nuovo calendario del 2023 del World Padel Tour appena ufficializzato ci sono 27 tornei, sparsi in tutto il mondo. O quasi.
Paesi Bassi, Belgio, Austria, Danimarca, Francia e Finlandia, Messico, Svezia e Argentina. Abu Dhabi, Paraguay e Cile. Spagna, ovviamente, la patria del padel. Quattordici paesi in tutto. Ma l’Italia dov’è?
Non c’è in calendario nonostante due anni fa, guarda caso prima dell’esplosione della Premier Padel, si giocava sempre in Sardegna, era un appuntamento tradizionale, una tappa fissa. Da due anni a questa parte il nulla: eppure in Italia lo sport con la palla di derivazione tennistica che si pratica a coppie in un campo rettangolare e chiuso da pareti su quattro lati, con l’eccezione delle due porte laterali di ingresso, è super seguito.
Ma praticamente adesso è scomparso, almeno quello inglobato dal World Padel Tour. Già, perché da due anni se praticamente i campionati italiani del World Padel Tour sono praticamente “sospesi”, quelli della Premier Padel vanno che è una bomba.
L’anno scorso ci fu perfino una partnership con le scuole, che portò migliaia e migliaia di bambini delle scuole romane al Foro Italico, per guardare il torneo ma non solo, visto che tutti i bambini poterono usufruire di una sorta di lezioni, prima di accomodarsi in tribuna. Stesso discorso per Milano, anche qui seguitissimi.
Chi vuole seguire il World Padel Tour lo potrà fare solo dal vivo, ma non in Italia, oppure tramite Sky e in streaming su qualche emittente locale, a partire dal prossimo 20 febbraio, dove si partirà da Abu Dhabi.