José Mourinho ci vede sempre lungo e spesso riesce a capire, prima di tutti, le potenzialità ed il destino di un calciatore.
José Mourinho, negli ultimi anni della sua carriera, non sta facendo più collezioni di trofei come successo nelle sue prime esperienze tra Porto, Chelsea, Inter e Real Madrid.
Eppure, nonostante un vistoso calo delle prestazioni delle sue squadre, il tecnico portoghese è amato da tutti. I calciatori lo seguono e pendono dalle sue labbra, i tifosi lo amano e lo venerano come un Dio, i giornalisti non riescono a perdersi una sua conferenza stampa perché sanno che, da un momento all’altro, può uscire un titolo da mettere in prima pagina sui giornali del giorno dopo.
Mourinho, infondo, è questo. Prendere o lasciare. Un genio a livello comunicativo e un incantatore a livello mediatico. Difficilmente, nella storia del calcio, c’è mai stato uno con la sua capacità sotto questi aspetti.
Una tra le capacità maggiormente riconosciute a Mourinho, inoltre, è quella di entrare nella testa dei suoi calciatori, che spesso si getterebbero nel fuoco per lui, e parlare a loro in maniera chiara e senza peli sulla lingua.
Qualche anno fa José Mourinho arrivò al Tottenham e, come si vede nella serie Amazon Prime, All or Nothing, dedicata alla squadra londinese, di cui ne riprende e descrive le giornate e gli allenamenti, tra campo e spogliatoio, volle parlare in privato con il centrocampista inglese, Dele Alli. Il ragazzo aveva mostrato grandi cose nei primi anni della sua carriera. Gol, giocate, assist meravigliosi e tanto altro. Il futuro sembrava essere dalla sua parte e per lui si prospettavano anni da stella assoluta del calcio mondiale. Poi, i primi problemi e la parabola calante che inizia già prima dell’arrivo di Mourinho. Come si vede da questo video, Mourinho aveva capito tutto ciò e avverte Alli in maniera abbastanza chiara che, se non avesse cambiato atteggiamento nei confronti della vita e dell’impegno nel calcio, si sarebbe perso e se ne sarebbe pentito amaramente.
Rilette e riviste queste parole di Mourinho a Dele Alli fanno impressione. Soprattutto perché, purtroppo, il ragazzo, negli anni a venire, si è perso completamente. Al Tottenham non ha più lasciato il segno ed il club londinese lo ha mandato in prestito.
Prima all’Everton, dove non ha convinto, e la scorsa estate in Turchia al Besiktas. Anche nel club turco, però, Alli fatica a trovare la retta via, tanto che il club turco ha deciso, nelle ultime ore, di rimandarlo a Londra. Nel Tottenham di Conte, però, per lui non c’è spazio e la parabola discendente di un calciatore dal potenziale top, sembra davvero non avere fine.