L’ex commissario tecnico della Germania è pronto a tornare ad allenare, dopo tre anni dall’ultimo incarico.
L’ultima volta che Jurgen Klinsmann ha vestito i panni dell’allenatore è stato tre anni fa, prima di annunciare al mondo tramite un post di Facebook di lasciare la guida dell’Hertha Berlino. Aveva accettato l’incarico il 28 novembre 2019, poche settimane dopo essere entrato nel consiglio d’amministrazione, per aiutare il club ad uscire dalle sabbie mobili della zona retrocessione.
La squadra della capitale occupava il terzultimo posto – che in Germania vuol dire partecipare al playout con la terza della seconda divisione – e a soli quattro punti dalla penultima piazza. Sotto la sua guida raccolse 12 punti in 9 gare, migliorando leggermente la propria situazione di classifica.
Per l’ex giocatore tedesco che in Italia ha vestito le maglie di Inter e Sampdoria, quella dell’Herta è stata la sua seconda esperienza sulla panchina di un club, dopo i dieci mesi trascorsi alla guida del Bayern Monaco a cavallo tra il 2008 e il 2009. In quell’occasione, però, fu la dirigenza bavarese a decidere di terminare in anticipo il rapporto di lavoro.
Molto più durature e più conosciute, invece, le sue avventure come commissario tecnico di Germania e Stati Uniti. Con la nazionale tedesca si classificò sul podio alla Confederations Cup 2005 e ai Mondiali 2006, entrambe disputate a casa propria, mentre con la nazionale a stelle e strisce riuscì a conquistare la Gold Cup nel 2013 e raggiungere gli ottavi nella coppa del mondo disputata l’anno successivo in Brasile.
Nelle ultime ore è arrivata la notizia che Klinsmann sarebbe pronto a tornare alla guida di una nazionale. A rivelarlo è il quotidiano sudcoreano ‘TheJoong Ang’, secondo il quale il tedesco sarebbe in lizza per sostituire Paulo Bento come nuovo ct della Corea del Sud.
I contatti tra l’ex calciatore e la federazione asiatica sarebbero in uno stadio molto avanzato, avendo risolto le problematiche riguardo lo stipendio e dello staff.
Resta solo da capire se Klinsmann accetterà di vivere in Corea per i prossimi quattro anni. Se dovesse rifiutare, il lavoro potrebbe essere offerto all’ex allenatore del Granda Robert Moreno, l’unico altro candidato sondato dalla federcalcio coreana al momento.