E’ tornato giusto in tempo per Tottenham-Milan dopo i problemi di salute che lo hanno costretto a restare in Italia, piuttosto che allenare a Londra. Ma se il presente è questo, il futuro è un tempo da decifrare per Antonio Conte.
La sua avventura nella 782 High Road di Londra in quel che prima si chiama White Hart Lane e ora semplicemente Tottenham Hotspur Stadium, nell’omonimo quartiere è da bene, bene, bene, ma non benissimo.
Bene per lui che ci mette sempre anima e cuore, portando gli Spurs a centrare l’obiettivo della partecipazione alla Champions. Ma la dirigenza con l’effige di un gallo da combattimento (in onore di Sir Henry Percy, comunemente noto come “Harry Hotspur”) vedeva in Antonio Conte l’uomo del titolo.
L’allenatore salentino, a onor del vero, non ha mai accettato questo ruolo. Lo ha detto sin dall’inizio che con questa squadra non avrebbe mai potuto lottare per il titolo, facendosi anche qualche nemico a Tottenham e dintorni. Ci mancavano i problemi di salute ad allontanare le parti.
Conte, infatti, è appena tornato alla guida degli Spurs dopo quasi tre settimane trascorse in Italia in convalescenza, dopo l’operazione per l’asportazione della cistifellea. “Una pausa che ha rafforzato la sua volontà di tornare in patria a fine stagione”.
Il Times la tocca piano, insomma. Il noto tabloid inglese dà quasi per scontato un divorzio a fine stagione fra l’ex allenatore dell’Inter e il Tottenham Hotspur. “Gli Spurs – continua il Times – hanno la possibilità di prolungare di un anno l’attuale contratto con Antonio Conte, ma il 53enne ha detto che rimarrà in carica la prossima stagione solo se sarà felice, e si prevede che tornerà in Italia quest’estate”.
Antonio Conte non è che sia felicissimo a dirla tutta: ha perso dei collaboratori (il compianto Gian Piero Ventrone) degli amici come Sinisa Mihajlovic e Gianluca Vialli, che per sua stessa ammissione l’hanno fatto riflettere sul suo futuro lontano da casa. “A volte diamo tanta importanza al lavoro e mettiamo da parte le nostre famiglie”. Quelle frasi dette a illo tempore, tornano più che mai d’attualità dopo i rumors del Times.
Conte ha nostalgia della sua Italia, su questo non sembrano esserci molti dubbi. Difficile rivederlo sulla panchina della Juve, che ha Allegri e che sogna Zidane come alternativa. Più probabile l’Inter, soprattutto ora che Simone Inzaghi ha perso appeal, divenendo anche uno dei responsabili dell’annata un po’ così (per il momento) dei nerazzurri.
Proprio l’Inter secondo il Times è la squadra più accreditata. Le alternative? Roma (soprattutto se Mourinho dovesse decidere di non rinnovare) o un ritorno di fiamma del Milan, che nel 2017 fu vicino proprio ad Antonio Conte.