Ancora non può è essere giudicata la seconda esperienza di José Mourinho sulle sponde di un Tevere giallorosse.
E’ tutto ancora troppo in ballo. La Roma è in piena corsa per un posto in Champions League dopo il successo al piccolo troppo all’Olimpico contro la pericolante Samp. Che, fino all’espulsione (sciocca) di Murillo, aveva inchiodato i giallorossi sullo 0-0, prima che Gini Wijnaldum srotolasse una matassa ingarbugliata.
Nel finale il rigore trasformato da Dybala e la perla di El Shaa hanno sancito un 3-0 che però non rispetta l’andamento della partita.
Roma quarta insieme all’Inter, dunque. Ma attenzione, perché la corsa alla Champions potrebbe essere cambiata anche da eventi extra calcistici, visto che se il Collegio di Garanzia del CONI dovesse togliere la penalizzazione alla Juve, i bianconeri sarebbero secondi e, in pratica, toglierebbero un posto a chicchessia fra le pretendenti a uno dei posti per l’Europa che conta.
Ma la Roma di Mou è ancora in Europa. in Europa League per l’esattezza. Incontrerà il Feyenoord ai quarti di finale di Europa League, nel remake della scorsa finale (vinta) di Conference.
In caso di passaggio del turno, i tedeschi del Bayer Leverkusen o i sorprendenti belgi del Union Saint-Gilloise in semi. In finale, eventualmente una fra Juventus, Sporting Lisboa, Manchester United e Siviglia, non sarebbe una passeggiata, ma non è un cammino impossibile, certamente più fattibile, a livello di partite da disputare, rispetto alla Serie A.
A prescindere da come finirà questa stagione, la seconda con lo Special One in panchina, la voglia di entrambi è quella di proseguire insieme. I Friedkin vedono nel portoghese il grimaldello per aprire le porte del paradiso, dopo aver spalancato i cancelli di Olimpico sold out praticamente sempre. E il Mou-pensiero?
Lo ha detto chiaramente proprio Mourinho dopo Roma-Samp: “La mia situazione è chiara – rimarca – ho ancora un anno di contratto. Il calcio è calcio, a volte i contratti non sono la cosa più importante. Sono solo interpretazioni, di queste cose non ne parlo neanche con la mia famiglia”. Mourinho cerca garanzie di un progetto di crescita, vuole tornare a competere per qualcosa ancora di più grande. Altrimenti, arrivederci. Oppure adiòs.
Già ai tempi dell’Inter, dopo il triplete, scelse la Spagna e Madrid. Potrebbe tornare lì. Almeno è quello che ipotizza, per il momento sottovoce, l’emittente Cadena Ser, secondo cui non si potrebbe escludere al 100% un ritorno di Mourinho al Santiago Bernabeu, soprattutto nel caso in cui Ancelotti dicesse davvero sì alla nazionale brasiliana. Prima però la ricerca del gran finale di stagione. Con la Roma, naturalmente.