Il Nazionale Azzurro scoperto da Mancini è pronto a tornare in un club di Serie A, anche se non ha mai esordito nel nostro campionato.
Deve tutto al Mancio. Merito del commissario tecnico Azzurro se il suo cognome è cominciato a circolare, facendo rumore, quel 30 maggio 2022, quando tra lo stupore generale venne convocato dall’Italia per uno stage dedicato ai giovani calciatori.
Fu amore a prima vista perché neanche otto giorni dopo, l’attaccante di Verbania di origini ivoriano venne inserito nuovamente a sorpresa nella lista allargata dei 30 giocatori convocati per la finalissima di Coppa Campioni Conmebol-UEFA (iridati continentali e i re del Sudamerica) contro l’Argentina. Non andò benissimo: a Wembley la Selecciòn di Scaloni s’impose 3-0 con Lautaro Martinez, Di Maria e Dybala, ma da lì in poi per Gnonto nulla fu come prima.
Cresciuto nel vivaio sempre verde dell’Inter (dove entrò giovanissimo, a nove anni), ha scalato le varie categorie, fino ad ottenere nel 2019 la promozione in Primavera, con cui ha debuttato il 6 ottobre dello stesso anno, a sedici anni non ancora compiuti, realizzando anche una rete nella vittoria per 5-1 contro la Juventus. Ma per Gnonto, finora, vale il proverbio del nemo profeta in patria.
Niente contratto da professionista con il club nerazzurro, l’eclettico esterno offensivo di Verbania si accorda con lo Zurigo, firmando un triennale. Esordisce nel gotha del calcio svizzero a 16 anni, alzando da protagonista Super League e di lì a poco segna il suo primo gol da professionista. È un crescendo: trova spazio con continuità, si toglie lo sfizio di realizzare 8 reti, contribuendo allo “scudetto” dello Zurigo, con quattro giornate d’anticipo. Bene anche in Europa.
Lo scorso settembre, il Leeds anticipò tutti e con un blitz da 4,5 milioni di euro (più bonus) lo porta in Premier, il campionato più seguito ma anche più complesso che ci sia. Segna e fa segnare, gioca tanto ma il Leeds, penultimo, retrocede in Championship.
Che sia stata comunque una stagione positiva per l’Azzurro reduce dall’ultimo Europeo Under 21, lo si capisce dal mercato. Sono in tanti a volerlo, prima tra tutti la Signora.
Il suo nome è accostato alla Juve da diverse settimane, ma la trattativa è in stand by perché in questa fase di mercato, i bianconeri devono vendere chi non fa parte del progetto tecnico in mano a Max Allegri: vedi Zakaria, leggasi Arthur o McKennie.
Il problema per la Juve è anche di un altro carattere: Wilfried Gnonto (che non resterà di sicuro al Leeds) gode dell’interesse di Aston Villa ed Everton in Premier League; dalla Bundesliga rimbomba un interesse anche del Friburgo.