Finisce la telenovela sul rinnovo del top player del Napoli: ADL ha ottenuto il suo sì, cifre e clausola sono spaventose.
Dura la vita dei campioni in carica: finito l’effetto sorpresa, si torna a programmare, progettare e realizzare la stagione che dovrà essere quella della conferma. Questa la base su cui si è poggiata l’estate azzurra, reduce in pochi mesi da addii dolorosi ma ponderati: il ds Giuntoli, il tecnico Spalletti e il difensore Kim hanno salutato squadra e città, lasciando scoperta la spina dorsale dello storico terzo scudetto.
Rimpiazzarli poi, è stato onore e onere del presidente, con le scelte che sono rispettivamente cadute su Meluso come direttore sportivo, Rudi Garcia come erede di Luciano Spalletti e il brasiliano Natan Bernardo de Souza (al secolo, Natan) come post Kim.
Terminate le “sostituzioni” dei partenti, la priorità in cima alla lista delle cose da fare è diventata quella di occuparsi degli eventuali rinnovi: Osimhen (scad. 2025) e Kvara (2027) in pole, poi Zielinski, Meret e Lozano (tutti e tre in scad.2024).
Se per i primi due la questione di vitale importanza è quella di riconoscergli un contratto adeguato alle prestazioni (super) in campo, per gli altri si tratta di pura strategia sul costo delle eventuali rivendite, condizionate dalla scadenza ormai prossima.
Trattare con DeLa, si sa, è complicato. Diritti d’immagine quasi mai concessi, contratti pluriennali blindati, trattative estenuanti e clausole rescissorie esorbitanti: il mondo contrattuale di Aurelio De Laurentiis è complesso e affascinante allo stesso tempo, specie per calciatori e relativo entourage. Se pure ci mettiamo la vivace pubblica comunicazione del patron azzurro che è solito utilizzare davanti ai microfoni, venirne a capo risulta un’impresa non da poco.
“Il contratto è da rispettare” sembrava avesse chiosato AdL al Corriere dello Sport sul tema Osi-rinnovo, forte dei rimanenti due anni di contratto e relative rumorosissime sirene arabe con cifre folli.
Il Napoli ha blindato il contratto di Victor Osimhen. Decisive le ultime ore, secondo quanto riportato da Gianluca Di Marzio, per limare gli ultimi dettagli che separavano le due parti. Un anno in più, fino al 2026, con uno stipendio che andrà a sforare il tetto dei 10 milioni netti che il top player del Napoli andrà a percepire.
La clausola, valida dal prossimo anno, si aggirerà attorno ai 150 milioni di euro e sarà valida per Arabia ed Europa, ad esclusione dell’Italia per la sola sessione estiva del 2024. Questi i termini raggiunti attraverso la mediazione preziosa di Roberto Calenda, procuratore del nigeriano.