L’euroderby con vista Istanbul non ha portato solo l’Inter in finale di Champions, ma ne ha cambiato il mercato. Radicalmente.
Prima della sterza con svolta verso il viale del successo, Simone Inzaghi era un allenatore in bilico, nonostante avesse già portato un trofeo stagionale, la Supercoppa sempre contro gli odiati arcinemici del Milan, e stava volando sia in Coppa Italia sia in Champions League.
Tutto per colpa delle undici sconfitte in campionato, dodici volendo fare i precisini dopo il 3-1 patito a Napoli, ininfluente nella maniera più totale nel cammino dei nerazzurri, completamente cambiato da un mese abbondante a questa parte.
Le undici sconfitte in campionato hanno sì pregiudicato una corsa allo scudetto nel quale l’Inter ha gettato la spugna troppo presto, per certi versi inspiegabilmente, guardando una rosa doppiamente completa in ogni reparto, ma la di là del prestigio per Zhang significava una perdita di milioni di euro. Sì perché a un certo punto della stagione la squadra di Simone Inzaghi era fuori da uno dei quattro posti per la Champions che verrà. Inaccettabile per Suning.
Ma Simone Inzaghi ha ribaltato tutto, in un arco di tempo relativamente breve. Messo alle strette, l’allenatore piacentino ha risposto sul campo alle feroci critiche: finale di Coppa Italia, posto Champions per l’anno prossimo blindato, e ora può sognare perfino il trono europeo. Manchester City permettendo.
Sono cambiati i pareri su Simone Inzaghi, ma cambiano anche le strategie di mercato di un’Inter che, al netto di Skrniar promesso sposo del Paris Saint Germain, non sarà per niente affatto costretta a privarsi di una delle sue stelle, a causa del mancati profitti della Champions. Che, grazie alla finale sono arrivati a circa 100 milioni.
Con l’entusiasmo proprio di chi può mettere a segno un triplete magari non prestigioso come quello ai tempi di Mourinho e la serenità di una società che ha tirato un bel respiro di sollievo, l’Inter si prepara a vivere le sue due finali: una di Coppa Italia, il 24 a Roma contro la rivelazione Fiorentina, l’altra di Champions League contro i favoriti campioni d’Inghilterra allenati da Pep Guardiola. Poi si penserà al mercato.
Detto di Skrniar, l’altra certezza di mercato è il ritorno a fine stagione di Lukaku a Londra, sponda Chelsea, proprietaria del cartellino del ritrovato Big Rom. Marotta lo aveva detto già da un po’, ma ripeterlo non fa mai male.
“Lukaku? Rientrerà al Chelsea dopo il prestito – conferma il diesse nerazzurro a margine della Charity gala dinner organizzata a Roma per la finale di Coppa Italia Frecciarossa – difficile esprimere una previsione su di lui, non sta a noi“. L’Inter ha un vantaggio in questa situazione: la volontà del giocatore, determinato a tornare in fretta a Milano.