Tutto e il suo esatto contrario. Da una parte una squadra che finora ha floppato soltanto in Champions League, ma è prima in Liga, ha vinto la Supercoppa e resta la favorita per la Copa del Rey. Eppure non c’è tanto da sorridere a Barcelona.
Xavi sta facendo bene al Camp Nou, nonostante un inizio con il freno a mano tirato. Il successo in Supercoppa contro gli odiati arcinemici del Real Madrid ha rinnovato le ambizioni di un club voglioso di tornare a dettare legge in Liga.
In settimana è arrivato anche il passaggio del turno in Copa del Rey, sofferto sì (1-0 a una Real Sociedad in partita dall’inizio alla fine, in dieci per oltre un tempo a causa dell’espulsione di Mendez, caduta solo per mano di un guizzo di Dembele a inizio ripresa.
Il francese finalmente sta tornando ai suoi livelli, con Lewa e Ansu Fati compone un tridente dei sogni, che adesso sta girando alla grande. Eppure in casa Barcelona tiene banco la vicenda finanziaria tutt’altro che rosea del club di Laporta. Problemi che stanno causando altri problemi.
Il Barça ho ottenuto la risposta che aspettava dalla Liga dopo avergli inviato tutta la documentazione per convalidare un nuovo contratto. E, come qualcuno già ipotizzava, non è una buona notizia.
Nonostante l’intenzione del Barcellona, gli azulgrana non possono tesserare Gavi in questa finestra invernale come giocatore di prima squadra, a causa delle nuove condizioni economiche imposte al club Culé.
Di conseguenza, la stellina della Masia dovrà continuare alle stesse condizioni contrattuali con cui ha iniziato questa stagione fino al 30 giugno, il che significa in soldoni niente rinnovo di contratto, con tutto ciò che ne consegue.
Bisognerà aspettare e vedere cosa succederà la prossima estate per vedere se potrà essere tesserato, come rivela l’autorevole Mundo Deportivo, da sempre vicinissimo alle vicende azulgrana.
La motivazione per cui Gavi non può essere tesserato è semplicemente economica, almeno per il momento: va ad aumentare, infatti, il tetto salariale che il Barça ha ampiamente sforato, addirittura di oltre duecento milioni, a cui si deve sommare il Piano del Tesoro che il Barcellona è obbligato a realizzare, in tempi brevi, secondo le nuove normative.
Al momento, senza prolungamento di contratto, Gavi ha un accordo in scadenza a giugno del 2024, il che vuol dire che se nel frattempo il Barcelona non avrà risolto i suoi problemi economici, chiunque, a parametro zero, potrà prendersi uno dei prospetti più interessanti, classe 2004, del fùtbol internazionale.