E’ probabilmente il suo peggior periodo da quando è arrivato sotto la Tour. Un moment tutt’altro magic che, insieme alla sua clausola, potrebbe aprire nuovi scenari nella carriera di Marco Verratti.
Il centrocampista della Nazionale è stato duramente contestato il giorno dopo la cocente eliminazione del PSG dalla Champions League, per la terza volta di fila agli ottavi di finale, per mano del Bayern Monaco.
Aspre critiche, molto borderline, che sono sfociati in veri e propri insulti. “Bisogna rimandarlo a Pescara – le parole diventate virali di Daniel Riolo di RMC – così può mangiare gli arrosticini, passeggiare in riva al mare e bere i suoi shot. Non so nemmeno se potrebbe essere titolare nella squadra di mio figlio: è un giocatore da strada”.
La risposta del Pescara non si è fatta attendere, di tutt’altro stile: Noi, non abbiamo nulla in contrario (riferito al giornalista francese, ndr) anzi! Allenamenti, partite, due arrosticini e tanto mare”.
Il problema è che non sembra il Marco Verratti dei tempi migliori, naufragato un po’ come tutto il Paris Saint Germain di Galtier. Anche in Nazionale, il campione d’Europa abruzzese con l’Italia del Mancio non è apparso in formissima nelle due uscite Azzurre le Qualificazioni alla prossima kermesse continentale.
Da qui una domanda che sorge spontanea. Il PSG sarebbe pronto ad ascoltare le offerte di mercato per il centrocampista abruzzese? Risposta per niente scontata, che fa rima con intricata.
Marco Verratti ha appena prolungato con i parigini, firmando lo scorso 28 dicembre un signor contratto: con il suo 1,2 milioni di euro al mese è diventato il quinto giocatore più pagato della rosa del Paris Saint-Germain e dell’intera Ligue 1. Non solo.
Come sostiene il quotidiano Le Parisien ci sarebbe anche una clausola che porterebbe ad alcune variazioni di stipendio a seconda delle partite giocate. Più o meno la stessa formula che verrà riservata a Milan Skriniar, con cui è già stato trovato un accordo di massima, ma in generale come qualsiasi giocatore che metta piede al Parco dei Principi.
Considerata questa clausola, conveniente per il calciatore ma finché non prenda molti cartellini gialli (o rossi) e al netto degli infortuni, non è affatto detto che le strade non si possano separare o che il Marco Verratti stesso spinga per andare via, nel caso in cui dovesse essere messo costantemente in panchina. Non ci guadagnerebbe lui e a pensarci bene neanche il PSG a tenere fuori il quinto giocatore più pagato di Francia.