Vuoi per quel cognome che gioco-forza crea una visibilità spontanea, vuoi per le esternazioni nei confronti di Messi dopo la conquista del Mondiale da parte dell’Argentina, vuoi per il suo immenso talento, Ethan Mbappé continua a far parlare di sé.
Nato a Montreuil, Seine-Saint-Denis, cresciuto all’ombra di Kylian ma in una famiglia di calciatori (vedi il fratello adottivo Jirès Kembo Ekoko, il centrocampista classe 2006 sta bruciando le tappe ed ha già esordito in prima squadra, nonostante il derby dello scorso anno contro il Paris FC (squadra di Ligue 2, regolata 2-1) era solo un amichevoli.
Per tanti scopritori di talento, però, Ethan Mbappé avrebbe addirittura margini di miglioramento più eclatanti di suo fratello maggiore Kylian. Se non fosse per quel mancino talmente delicato, che non è passato certo inosservato.
Ethan ha seguito le orme di entrambi i suoi fratelli maggiori, sin da piccolossimo, unendosi alla squadra locale dell’AS Bondy già nel 2015. Dopo un biennio, Ethan ha seguito proprio Kylian al Paris Saints Germain, segnando subito all’esordio in Under 12 e debuttando nella prestigiosa Uefa Youth League, contro la Juventus, una Champions per i campioni del domani. Anche se Ethan sta facendo impazzire il mercato, oggi.
Ethan è il nuovo che avanza, a grande falcate, però. La Nike lo messo sotto contratto lo scorso maggio, dopo aver firmato un contratto giovanile con il PSG fino al 2024. Al PSG il suo approccio è stato da star, direttamente proporzionale alla umiltà mostrata, almeno in campo.
“È un ragazzo equilibrato, educato, rispettoso anche se oggi è ovviamente all’ombra del fratello, il che non è facile per lui”, confida Laurent Glaize, ex scout di Malherbe e vicino alla famiglia Mbappé.
“Ma lo trovo calmo e con una vera personalità. Guardandolo da lontano senza essere in famiglia tutti i giorni, trovo che gestisca piuttosto bene questa pressione. Non sbaglia dove si trova, anche se già gli chiedono autografi più per il suo nome, che per quello che ha fatto, perché è ancora molto giovane“.
Centrocampisti mancini non ce ne sono così tanti, lui centralmente sta facendo la differenza in mezzo al campo, già in Under 17. Troppi diversi Ethan e Kylian per paragonarli, i ruoli sono diversi in primis, ma il talento, quello vero, scorre nei cromosomi di entrambi.