La partita di Serie A Juventus-Inter e altri quattro incontri calcistici previsti sono stati rinviati a causa delle preoccupazioni per la diffusione del coronavirus nel nostro Paese. Le cinque sfide di calcio che erano previste a porte chiuse, senza la presenza del pubblico, sono state quindi spostate al prossimo 13 maggio.
L’incontro di calcio previsto per oggi (Udinese-Fiorentina) e le partite che dovevano essere giocate domenica 1 marzo (Milan-Genoa, Sassuolo-Brescia, Parma-Spal e proprio Juventus-Inter) sono state rimandate.
Le altre partite che sono previste per questo fine settimana, invece, saranno svolte con la presenza del pubblico, a porte aperte.
L’idea del rinvio è stata condivisa da Giovanni Malagò, presidente del Coni, e da Vincenzo Spadafora, il ministro dello sport. Anche se il calendario degli impegni calcistici è pieno di eventi, la soluzione migliore secondo molti era proprio quella del rinvio.
Secondo molti, sarebbe stato in realtà anche un vero e proprio danno di immagine per il calcio del nostro Paese e per l’Italia stessa, visto che le immagini dell’incontro di calcio Juventus-Inter in particolare avrebbero fatto il giro del mondo, con più di 200 emittenti televisive collegate dallo stadio.
Oggi l’appello da parte del mondo sportivo nei confronti del Governo è stato quindi accolto. Si tratta di uno stravolgimento notevole del calendario degli incontri di Serie A, ma secondo il parere di molti era un’azione necessaria, per fronteggiare un’emergenza che richiede di fare delle scelte ben precise. Delle scelte che riguardano quindi anche il mondo dello sport.